Tancredi era un ragazzo normale, come tanti altri, fino a quando, un pomeriggio di gennaio, mentre mangiucchiava un muffin al cioccolato, andò a sbattere la testa contro un lampione. Da allora incominciò a comportarsi in maniera stravagante: camminava a zig zag, sputava sulle macchine ferme al semaforo, leccava i cartelloni pubblicitari.
I genitori, impensieriti, lo fecero visitare da un famoso neurologo. Durante la visita, Tancredi starnutì dalle orecchie e la cosa fece sorridere il luminare. Il ragazzo lo prese come un incoraggiamento e gli tirò forte il naso. Il dottore aveva un naso enorme, simile a un tubero, a cui però era molto affezionato. Lo spavento e il dolore procuratogli dal gesto sconsiderato gli tolsero il sorriso, e anche Tancredi si rabbuiò.
Terminata la visita, il luminare disse ai genitori di non preoccuparsi e che loro figlio era solo deficiente. I genitori ne furono rincuorati e si profusero in ringraziamenti.
Uscendo, Tancredi starnutì di nuovo dalle orecchie e, da lì in poi, non fece più così tante cose degne di nota.