Come tutti i giorni, Onorato Dellaconoscenza sale alle otto e ventinove alla fermata di Amendola Fiera e, non essendo poi così alto, si getta nella mischia del vagone, trovando in genere riparo sotto qualche ascella che necessiterebbe di uno spruzzo in più di deodorante.
Scende a Cadorna, dove prende la linea verde fino a Centrale, e da lì cammina poche centinaia di metri. Prima di salire al quinto piano del palazzo di via Filzi, si ferma al bar di sotto, dove ordina un cappuccino con cacao e una brioche alla crema.
Quella mattina, però, è una mattina diversa dalle altre. Quando infatti Onorato infila la mano nella tasca destra dei pantaloni, impallidisce, suda freddo e, senza sapere neanche il motivo, si mette a fischiettare Non dirgli mai di Gigi D’Alessio.
Il portafoglio è sparito. Controlla nell’altra tasca, in quella del giaccone e tra i capelli arruffati. Niente. A malincuore, si dirige verso il commissariato di Polizia per sporgere denuncia.
“Mi dica”, sono le parole con cui l’accoglie l’agente Pasquale Guanciale.
“Mi hanno rubato il portafoglio”
“Lei è il signor?”
“Onorato Dellaconoscenza”
“Si figuri, piacere mio”
“Cognome?”
“Dellaconoscenza”
L’agente Guanciale batte con un dito sul computer.
“Con due p?”
“Senza, grazie, le p mi ingrassano”
“Nome?”
“Onorato”
“Ci mancherebbe, l’onore è tutto mio. Allora, il signor Dellaconoscenza senzapi, nato a”
“Milano”
“a Milano il?”
“3 settembre del 1970”
“Complimenti, pensavo fosse più vecchio. Dove è accaduto il fatto?”
“In metropolitana”
“È stato Alex?”
“Non aveva i baffi”
“Il cappello?”
“Non ho visto niente”
“Quindi non può essere Eric. Aveva la barba?”
“No, me la rado tutti i giorni”
“Allora non era Richard. Il signor Dellaconoscenza senzapi, nato a Milano il 3 settembre del 1970, mentre era alla guida della metro per recarsi al lavoro. Che modello era di metro?”
“Cabrio”
“della metro cabrio per recarsi al lavoro, veniva alleggerito del portafoglio di peso specifico?”
“Tre chili”
“Contenente?”
“Cento euro in monete da due, carta di identità, tessera dell’ATM, carta di credito, un pettine, un portafoglio vuoto, un libro tascabile, il menu dell’Osteria Colica e la foto della foto di un portafoglio”
“Bene. Si sos-pet-ta di un qualche membro dei Camaleonti, una banda di ladruncoli esperti di mimetismo. I Camaleonti hanno affinato le loro tecniche e sono in grado di confondersi con sedili, maniglie, passeggeri e animali dai piedi palmati. Signor Dellaconoscenza senzapi”, esclama l’agente, alzandosi e allungando la mano a Onorato, “lo ritroveremo! La chiamamo noi, ore pasti”.
Onorato Dellaconoscenza ringrazia e se ne torna in ufficio. All’una e un quarto riceve una chiamata.
“Pronto?”
“Signor Dellaconoscenza senzapi?”
“Sì?”
“Sono Pasquale Guanciale dalla centrale”
“Una rima baciata”
“Sì, ma meno di cuore amore respiratore. Abbiamo ritrovato il suo portafoglio. Può venire a ritirarlo”
Quindici minuti dopo Onorato Dellaconoscenza è seduto di fronte all’agente Pasquale Guanciale.
“Riconosce il suo portafoglio?”, gli domanda l’agente.
“Sì, anche se mi pare un po’ ingrassato”
“I criminali le hanno cambiato i cento euro in monete da due euro con monete da venti centesimi”
“Maledetti”
“Purtroppo le devo anche dire che mancano quaranta centesimi…”
“Eh, l’inflazione”
“e il pettine. E anche la foto della foto del portafoglio”
“Peccato, ci tenevo. Era il regalo per i miei cinquant’anni”
“Li abbiamo presi tutti”
“Tutti?”
“Tutti. Sono duecentoquaranta. Occupano un intero vagone senza farsi notare troppo, poi attraverso il mimetismo e dei numeri da circensi accerchiano la vittima e la depredano”
“Non mi ero accorto di nulla, a parte quando ho avvertito una trentina di mani infilarsi nella tasca dei pantaloni. Al momento non ci avevo fatto troppo caso”
“L’ora di punta, signor Dellaconoscenza senzapi. E pensi che la maggior parte di loro non sono ladri di professione, ma di diletto. Ne abbiamo arrestati una trentina al telefono, impegnati a rifilare polizze sulla vita e nuovi contratti telefonici. Tre sono pizzaioli specializzati nel condire le pizze con l’ananas. Che orrore. Gli altri lavorano da divaniesofà e sono artigiani della qualità e mi hanno fatto uno sconto pazzesco su divano più puff. Potrebbe dirmi se li riconosce?”.
Gli porge un album fotografico.
“Ma questo è l’album Panini dei mondiali in Qatar”
“Ah, scusi, mi sono confuso con la truffa delle figurine”.
Gli porge un altro album. Onorato Dellaconoscenza sfoglia le pagine, annuendo.
“Facce conosciute?”
“Mah…sono tutte uguali”
“In effetti ci sembrava di aver notato una certa somiglianza. Allora, sono loro?”
“Non saprei. Sono tutti uguali a Topo Gigio”
“Eh, quel topo non ce l’ha mai raccontata giusta. O no, Dellaconsocenza senzapi?”, e allunga la mano a Onorato, congedandolo.
Il giorno dopo Onorato Dellaconoscenza sale ad Amendola Fiera, cambia a Cadorna, scende a Centrale, si dirige in via Filzi, prende cappuccino con cacao e brioche alla crema, poi va verso l’ufficio, sale in ascensore e allo specchio si accorge di non avere più capelli.
A malincuore constata l’età che avanza e si dirige verso il commissariato di Polizia per sporgere denuncia.