La nocciolina

Un freddo e nebbioso sabato autunnale, Fabio invitò a pranzo il suo amico Fabio. Avevano lo stesso nome, ma siccome erano due ragazzi in gamba, non si confondevano. Mentre erano a tavola, Fabio porse a Fabio una ciotola colma di noccioline. Fabio, che alle noccioline non poteva proprio resistere, ne prese subito una, che ingoiò voracemente. Purtroppo la nocciolina, che nonostante le piccole dimensioni ha una natura infida (mai fidarsi infatti delle noccioline), andò a conficcarsi nella trachea, e Fabio cadde a terra stecchito.

Il padre di Fabio, Fabio, che aveva lo stesso nome del figlio anche se non se ne era mai accorto, diede in escandescenze, prendendosela con il destino avverso e con Fabio. Al culmine della rabbia e della frustrazione, lo colpì in testa con un cucchiaio, e il colpo fu così violento che la nocciolina che aveva in bocca Fabio andò a conficcarsi nella trachea. Fabio cadde a terra stecchito, senza neanche avere avuto la possibilità di assaggiare le famose lasagne con la zucca di sua madre, che ci rimase davvero male.

La povera donna, che stranamente si chiamava Fabio, un caso di omonimia famigliare davvero singolare, iniziò a disperarsi, si strappò le vesti e perse persino un’otturazione. Con tutto quel trambusto, non ci si stupisce poi che la nocciolina che aveva in bocca andò a conficcarsi nella trachea. Anche lei si accasciò al suolo e spirò.

Il padre prese la ciotola piena di noccioline e la gettò nella spazzatura. “Abbastanza per oggi”, commentò, poi si versò un bicchiere di vino e mangiò tutto la porzione di lasagne.