Sbadati

Ernestino aveva tre anni quando ne compì due. Se vi state chiedendo come fosse possibile, sappiate che Ernestino aveva due genitori sbadati che, a volte, si dimenticavano le cose. Come quando dovevano andare al mare, a Lido di Spina, ma la macchina non partiva. Erano rimasti lì seduti per più di mezz’ora quando si erano accorti che mancavano le chiavi nel cruscotto. E una sera avevano cenato due volte, perché non si erano resi conto di avere appena finito di mangiare. Due sbadati per davvero.

Così, quando Ernestino compì due anni, si dimenticarono del suo compleanno e si capisce allora che, quando ne compì tre, ne festeggiarono solo due. Allora Ernestino non ci fece troppo caso, perché quando si ha tre anni si passa il tempo a giocare con i dinosauri e raur, a fare il verso della tigre, ieri era domani e domani è già ieri.

L’altro mese Ernestino, che di anni ne compiva novantatre, ha scoperto di averne novantaquattro. “Ho sempre saputo di essere più maturo di…”, ha detto, dimenticandosi poi il resto della frase. È morto poco dopo, ma essendo anche lui sbadato, credo se ne sia già dimenticato.