Mmmbop, ba duba dop
Ba du bop, ba duba dop
Ba du bop, ba duba dop
Ba du, oh yeah
Recentemente ho ricevuto numerose critiche sulle mie critiche. Sono un critico, e nell’ambiente della critica è critico criticare ed essere criticati. Non ci trovo nulla di critico.
Scrive per esempio TopoGegio91 che ‘le tue critiche sono solo delle scoregge su una pagina bianca’. Non mi sento di dargli torto, anche se mi piacerebbe capire il tipo di flatulenza.
Lapalissiano86 mi domanda se da piccolo sono stato maltrattato dai miei genitori, aggiungendo, ‘Evidentemente sì’.
Clarabella@96 mi accusa di analizzare solo alcune parti dei testi delle canzoni, restituendo in questo modo al lettore una interpretazione falsata e parziale dei capolavori che affronto di settimana in settimana.
Tra tutte, questa è la critica che mi ha colpito di più, costringendomi a riflettere sulla finitezza della vita e l’uso improprio di congiuntivo e condizionale.
Cara Clarabella@96, hai ragione, ma la ragione sta sempre nel mezzo. E non nel fine. È vero che, delle canzoni, estraggo solo una parte del testo, ma è come nell’estrazione dell’olio di oliva, in cui si separa l’olio dalla sansa: quello che rimane è la parte più saporita. E poi non ho tutto questo tempo da dedicare all’intero testo di una canzone, essendo impegnato tutto il giorno a cercare di non fare nulla.
Ora, prendiamo la canzone degli Hanson. Avrei potuto incollarvi tutto lo sbrodolio di parole spalmato per tre minuti e cinquanta di canzone, ma chi, in questo Universo, se le ricorda, tutte quelle parole. Invece, chiunque può mettersi adesso a canticchiare Mmmbop, ba duba dop ba du bop, ba duba dop, e può farlo non solo per tre minuti e cinquanta, ma per tre giorni, tre mesi, tre anni: l’unico limite è il trattamento sanitario obbligatorio.
Non è la parte più significante della canzone? Solo perché gli autori avevano trovato geniale cantare il ritornello con un pezzo di pneumatico in bocca. Io ho avuto il privilegio di ascoltarlo senza l’utilizzo di tutta quella gomma e, in assoluta anteprima, pubblico il testo del refrain così come era stato pensato:
Ah ah ahh ah ahh ah
Ah ah ahh ah ahh ah
Ah ah ahh ah ahh ah
Ah ah, oh yeah
Che belle le vocali aperte. Capolavoro.