Sono tre giorni che non ci dormo. Mi sveglio nel cuore della notte e non riesco più a chiudere occhio. Ma cosa fanno gli anni quando non servono più? Si ritirano in Portogallo per non pagare le tasse sulla pensione? O passano il tempo a giocare a briscola al bar del paese? Vengono sbattuti via insieme al calendario e se è così, in quale bidone devono essere riciclati?
Anche l’anno di quest’anno, come tutti gli anni, sta per lasciarci. Davvero un lavoro a tempo determinato. Il 2022 puzza di vecchio ormai, di stantio. Tempo di accogliere il 2023, che è lì che freme, impaziente. Sa che sarà il suo anno e, in fondo, se lo merita. Ha aspettato 2022 anni per questo momento. Mi sembra giusto festeggiarlo. Per omaggiarlo, ho deciso di pubblicare la mia lista di buoni propositi.
- Risolvere il problema delle calze spaiate
È chiaro a tutti, ormai, che le lavatrici nascondono un buco nero selettivo che risucchia metà delle calze che ci infiliamo dentro. I ricercatori del CERN stanno approfondendo la questione - Eliminare l’ananas dalle pizze
Qualcuno crede che questa sia una battaglia già persa, ma io non mi arrendo. Combatterò fieramente contro la potente lobby dei produttori di ananas fino a quando anche l’ultimo di questi frutti tropicali sarà sparito dalla più grande invenzione che il genio italiano abbia mai creato - Ammaestrare gli acari dei tappeti
Se non puoi sconfiggerli, insegna loro a fare qualcosa di utile - Scrivere un libro su un libro che voglio scrivere
C’è un libro che vorrei scrivere da tanto tempo, ma non ho ancora un titolo né una storia. Per evitare di perdere tempo, ho deciso di scrivere un libro sul libro che vorrei scrivere, ma mi manca la storia e il titolo. Quindi scriverò un libro su un libro su un libro che voglio scrivere - Combattere la calvizie
Le grandi tragedie della storia: la caduta dell’Impero romano e quella dei capelli. Per la prima non ho potuto farci niente, ma per la seconda sento che è venuto il momento di scendere in campo - Dare ragione a un torto
Mi spiego. Oggi sono passato con il rosso in bicicletta. Anche il tizio fermo al semaforo alla mia sinistra è passato con il rosso. In bicicletta. Ci siamo quasi scontrati. Io gli ho urlato, non hai visto il semaforo? Io l’ho visto, mi ha risposto, e tu? Chi decide chi ha ragione in presenza di due torti? Mi verrebbe da dire, io, però devo ancora dimostrarlo - Aiutare la capra a vivere anche sotto la panca
L’ho sempre trovata una terribile ingiustizia - Contare almeno fino a dieci prima di prendere tutti a sberle
Di solito arrivo a nove. Devo superare questa terribile fobia per i numeri a due cifre - Imparare ad apprezzare le cose piccole della vita
Per la prima volta ho ringraziato pubblicamente i miei globuli bianchi per l’ottimo lavoro svolto in tutti questi anni (tranne per quel fastidioso herpes orale di qualche anno fa) e li ho promossi a senior defender managers of the body - Smettere di scrivere liste di buoni propositi
E comunque, buon anno!