Questa malformazione del retto venne scoperta per la prima volta da un gruppo di ricercatori bulgari che cercavano di capire il modo per trasformare le flatulenze in energia rinnovabile e sostenibile. La malattia è conosciuta anche come sindrome dell’uomo medio (mediocris vir) e colpisce prevalentemente gli individui di sesso maschile che trascorrono le loro domeniche pomeriggio infossati nel divano di casa, attaccati per endovena al telecomando.
Il divano retto è un male curabile, a leggere i commenti sui social; tuttavia, se trascurato, può portare a serie complicazioni. Si registrano, per esempio, casi di persone ricoverate d’urgenza che hanno dovuto subire l’amputazione della Gazzetta dello sport. Quelli più seri, con un’alta percentuale di recidive, sono i così detti divanitosi, individui che presenziano ai talk show televisivi vantandosi delle qualità intellettuali dei loro divani e che necessitano di un ricovero coatto e di alcune padellate in testa.
Il filosofo esistenzialista Sederino, famoso per il suo nichilismo estremo originatosi una notte di tanti anni fa, quando si rese conto di avere un sedere piccolo e piatto, ha definito il divano retto una patologia più infida della depressione, che trasforma ‘il possibile dell’essere nell’impossibilità di un non essere che non sa ancora di poter essere’. E viceversa.