Il ma remoto

Esiste un’arma di istruzione di massa utilizzata dai genitori quando vengono investiti dalle continue e asfissianti richieste di bambini testardi e petulanti: è il ma remoto, una congiunzione avversativa carica di un passato lontano che si abbatte con la forza di un’onda anomala su qualsiasi pretesa, anche sintattica. 

‘Mamma, mi compri il trenino elettrico? Mamma!’ Pianto isterico, il bambino si getta per terra, urla, sbava. La mamma si vergogna molto e maledice il giorno in cui è diventata mamma, poi si vergogna anche di quello che ha appena pensato. ‘Mamma, il trenino! Il trenino!!!’.

La madre inspira, espira, e lentamente riacquista il controllo del sé. ‘Amore, io il trenino te lo comprerei subito… MA siamo in Italia e la storia ci insegna che, in questo paese, i treni e i trenini sono sempre in ritardo. Se ti compro il trenino, sarai anche tu responsabile del declino della nostra gloriosa nazione. Come mamma e patriota, una cosa del genere, mi dispiace, ma non posso proprio permetterla. W l’Italia!’

Qui, il ma remoto si fa carico di un retaggio storico e culturale per zittire le irritanti pretese del moccioso che, non avendo afferrato nemmeno un concetto, si alza in piedi, sconsolato, e non pronuncerà più una parola fino al giorno del suo matrimonio.

‘Papà, papà, andiamo a giocare a pallone? Ti prego! Per favore!’
‘Patato, sono le nove di sera. È ora di lavarsi i denti e andare a letto’
‘Papà, ti prego, ti scongiuro! Pa-pà!!!’
‘Vedi, io ti porterei fuori a fare due tiri, MA tua nonna è arrivata all’età di 95 anni senza mai fare sport. Il suo segreto: una cena frugale a base di ravioli e brodo di whiskey e sesso tre volte alla settimana’

In questo caso la congiunzione affonda le sue radici ataviche nella saggezza popolare che attribuisce alla moderazione l’elisir di lunga vita. Il ragazzino, colpito con veemenza dall’assoluta mancanza di senso, si disorienta e non può fare altro che ritirare quello che ha detto e dedicarsi pro tempore all’analisi logica del periodo.

Il ma remoto deve essere usato con precauzione e mai all’inizio di una frase. Non si riscontrano effetti collaterali, a parte leggera dissenteria verbale.

I due esempi sono tratti da Teoria comportamentale dell’analisi logica e morfologica dello psicologo grammaticale Albert Toshiro Bernard, grande studioso che morì perseguitato dal punto e virgola.