La fetagrafia

Un’invenzione tutta greca, come Socrate, le Olimpiadi o il caffè turco. Più che di un oggetto, o di un movimento, alcuni emeriti ellenisti lo ritengono un vero e proprio genere: secondo la definizione del Ferruccio Ferruccio, grecista di fama che ha sempre dichiarato che avere il nome uguale al cognome protegge dal raffreddore, chiamasi fetagrafia ogni foto che include un pezzo di feta, primo piano o sfondo che sia. A oggi sono state scattate alcune migliaia di foto che ritraggono pezzi di feta in compagnia di adolescenti irrequieti.

Lo psicologo freudiano Fetakis è convinto che tutti questi ragazzini soffrano di un complesso di Edipo irrisolto e il pezzo di feta altro non sia che un classico esempio di surrogato materno. Per lo psicologo junghiano Petakis, afflitto da aerofagia fin da quando era solo uno spermatozoo con problemi di fecondazione, la feta è un tipico archetipo mitico, soprattutto insieme all’insalata.

Per la maggioranza della popolazione, invece, questi sbarbatelli sono solo dei giganteschi coglioni. Il paese, qualunque esso sia, rimane diviso.