Lo sciampo antiporpora

Il mondo è pieno di problemi. Prendiamo il famoso buco dello zoo: gli studiosi, per quanto impegno ci mettano, non riescono a cavarci un ragno, da questo buco. Gli animalisti protestano, perché è inumano voler cavare dei ragni da dei buchi, anche se riconoscono che un buco in uno zoo è segno di grande disagio.

Inevitabile parlare dell’analfabetismo, una piaga che affligge gli analfabeti. L’anno scorso si è svolto il primo congresso mondiale degli analfabeti: purtroppo, nessuno è riuscito a leggere l’invito. Quest’anno si è deciso di mandare, al posto dell’invito, un video con un mimo.

Insomma, i problemi non mancano, le soluzioni scarseggiano e sono tre settimane che cerco invano un idraulico. Per questo non possiamo che rallegrarci per la scoperta di tre scienziati, un italiano, un francese e un gibbone particolarmente dotato che, dopo aver testato per anni su ignari cardinali diverse sostanze, hanno scoperto la formula dello sciampo anti porpora.

All’inizio era, più che altro, uno sciampo anti porporato. Con delle leggere variazioni sulla formula, i tre ricercatori sono riusciti a ottenere uno sciampo che non facesse più sparire cardinali, ma attaccasse il color porpora fino a farlo volatilizzare.

Lo sciampo è stato salutato dalle principali testate specialistiche come una svolta epocale nella lotta contro il porpora; diversi quotidiani di sinistra hanno accusato le derive xenofobe che una tale sostanza può causare, in particolare se assunta a cena al posto di un buon bicchiere di vino.

Noi riteniamo sia una gigantesca cazzata, ma in fondo, a chi è mai interessato davvero il porpora?