I piedi

I piedi sono una grandissima invenzione, soprattutto per i produttori di scarpe. Pare che inizialmente i nostri antenati, a causa di un banale errore di produzione, ne fossero sprovvisti. Il divorzio non esisteva ancora e le coppie di scimmioni, per gli evidenti problemi di deambulazione, erano costrette a rimanere l’una vicino all’altra per decenni, senza neanche la possibilità di scendere dal tabaccaio sotto casa per comprarsi un pacchetto di sigarette.

Quando il grado di sopportazione fu esaurito, l’Onnipotente, per evitare inutili violenze domestiche, decise di intervenire. Lo faceva poco e di rado, dopo che era stato accusato dalla stampa più progressista di voler esportare democrazia e morale in terre in cui, francamente, la gente doveva ancora imparare a lavarsi il sedere. Così Adamo ed Eva furono i primi esseri viventi dell’universo conosciuto e mappato da Google dotati di un paio di piedi come Dio aveva comandato. In principio, con tutto quel cielo e quella terra, non ne fecero un grande uso: li curavano poco e facevano lunghe passeggiate senza neanche un paio di scarpe con suole ammortizzate. Dopo una ventina di anni si ritrovarono con dei piedoni alla Bilbo Baggins, funzionali ma esteticamente impresentabili a una serata di gala.

Non ci volle molto prima che un gruppo di imprenditori, fiutato il mercato e del tabacco in polvere di ottima fattura, lasciassero da parte il fuoco, che era già stato brevettato, e lanciassero la prima produzione di scarpe da corsa. Questo migliorò notevolmente la situazione di centinaia di migliaia di persone, che da allora poterono dedicarsi a correre le maratone, le mezze maratone e a scappare dai predatori più feroci, come gli esattori delle tasse.