Il rasoio di sicurezza

Secondo la teoria di Darwin esiste una parentela tra le specie di ominidi che, in un determinato momento della loro evoluzione, hanno avuto un discendente comune. Alcuni lo identificano con una scimmia; altri, con mia zia Concetta.

Un sabato pomeriggio, mentre passeggia lungo la via principale della savana per vedere e farsi vedere, scorge in una pozza d’acqua, residuo di una pisciata di ippopotamo, la sua immagine. È amore a prima vista.

Nasce il mito di Narciso, il cui personaggio, centinaia di migliaia di anni dopo, viene sostituito per motivi di copione. Nonostante l’avvenenza, l’antropoide nota qualcosa fuori posto, anche se non riesce pienamente a identificarlo.

Passa il fine settimana a pensarci su e, mentre spulcia un compagno di bagordi, capisce finalmente cosa non vada: è ricoperto di peli dalla testa ai piedi. Disperato, non riesce più a battersi il petto e nemmeno a taggare gli amici nelle foto pubblicate sui social.

Poi, il deus ex machina, un monolite in mezzo al nulla intorno a cui incominciano a radunarsi tutti i vari ominidi. Non pensate alla scena di 2001 Odissea nello spazio, liberamente ispirata a quel fatto. Il monolite è alto dieci centimetri e largo due. Una pietra bella tagliente, ma di origine ignota.

Mentre tutti, intorno, iniziano a urlare e farfugliare, il nostro antropoide si avvicina, prende il monolite e si depila completamente. Una volta nudo, si accorge di avere un pollice opponibile che infila dentro l’orecchio, dimostrando a tutti la nascita di una specie di gran lunga superiore a tutte le altre.

Tuttavia a Dio, che ha un certo caratterino, tutta quella nudità non piace affatto. Per questo motivo impone la ricrescita della barba a uomini e donne e la storia della donna barbuta sempre piaciuta risale ad allora, ma assomiglia più a un di necessità virtù che allo sviluppo del concetto di bellezza.

Il problema è l’assenza del rasoio. I primi uomini cercano delle soluzioni alternative, ma prendersi a clavate in testa non è il modo migliore per farsi venire idee brillanti. Per millenni l’uomo si taglia la barba strappandosela o dandole fuoco, entrambi operazioni che mettono in dubbio il primato della specie umana.

Il rasoio a mano libera sostituisce questi metodi triviali. È uno strumento molto affilato e pericoloso e non sono rari i casi in cui la rasatura dal barbiere si conclude con l’estrema unzione.

Per risolvere una situazione ormai diventata insostenibile, nel 1903 Gillette inventa le lamette usa e getta, a cui settant’anni più tardi si affiancheranno i rasoi usa e getta.

Nel 2022 mio cugino, che ha la stoffa dell’inventore, ha cercato di brevettare la barba usa e getta, che secondo lui dovrebbe evitare tutti quei fastidi legati alla rasatura. La commissione brevetti ha salutato la proposta con un timido, ma deciso applauso, e poi ha chiamato il pronto intervento.

Non solo il rasoio è un utensile che ha avuto una forte influenza sul progresso della società, ma ha giocato un ruolo fondamentale per far uscire la mia bisnonna dalla gabbia degli oranghi dello zoo di Zurigo.