Sebbene la produzione di massa dello spazzolino risalga alla metà del milleottocento, questo prezioso strumento affonda le sue radici ben più lontano. Bisogna andare indietro di tremila anni, ai tempi dell’antico Egitto, per trovarne testimonianze. Il problema è che, a giudicare dai geroglifici, gli egiziani dell’epoca si pulivano i denti solo di profilo, con delle conseguenze nefaste su almeno metà dell’arcata dentale. Tuttavia, quella era una popolazione piuttosto raffinata che utilizzava, nella propria battaglia personale contro tartaro e placca, dei rametti sfilacciati a un’estremità che facevano tanto pendant con quelle piramidi piene di pietrone. Negli anni a venire, non tutti raggiunsero questo grado di pulizia e amore per il bello, e furono numerosi quelli che utilizzarono i mezzi più svariati per la propria igiene dentale, come strofinare i denti sulla pelle di un rinoceronte o pulirli energicamente con la punta delle dita.
Forse molti non sanno che la vittoria dei cavalieri italiani contro i francesi, alla disfida di Barletta del 13 febbraio 1503, fu resa possibile non solo dal consumo di scadente Beaujolais dei rivali transalpini, ma anche grazie all’alito mefitico di Lino di Canosa. Questi era un cavaliere che se ne andava in giro vantandosi di non essersi mai lavato i denti in vita sua e, ogni volta che apriva la bocca, toccava al gruppo intervento speciale sigillare tutto e avviare la bonifica dell’area contaminata.
Dalle testimonianze dell’epoca si apprende che il cavaliere fosse obbligato a tenere una distanza minima dalle persone di almeno un metro e mezzo, anticipando così di qualche secolo le regole sul distanziamento dell’epoca pandemica del Coronavirus. Al termine della tenzone, dopo che anche i suoi compagni di ventura soffrirono di capogiri per aver accidentalmente esalato i miasmi pestilenziali, fu deciso per decreto-legge di spazzolare la cavità orale di Lino di Canosa, oltre che di procedere con un esorcismo di rito. Il decreto è passato alla storia con il nome di Spazzo Lino, nome che poi si è rivelato vincente, sorpassando al fotofinish concorrenti di minore impatto, ormai sradicati dalla memoria collettiva, come Ammazza tartaro, Staccami la placca e Supercalifragilistichespiralidoso.
Oggi tutti, a parte i miei figli, si spazzolano i denti con lo spazzolino e taluni ne utilizzano persino una versione elettrica, più ecologica di quella a benzina o diesel. I bambini continuano a ritenerlo una perdita di tempo, ma questo è dato dal lusso di avere dei denti che non servono a niente a parte cadere e farsi portare soldi o azioni delle aziende tecnologiche dal topolino dei dentini.