Caro esperto di costruzioni con l’ego, aderisco alla corrente dello scetticismo radicale, perciò non sono affatto convinta che il mondo esista. E se il mondo non esiste, perché devo continuare a pagare la tassa sui rifiuti?
Bellezza senza certezza
Cara Bellezza senza certezza,
la tua mail mi ha provocato una tale ansia che, per domarla, sono dovuto ricorrere alle cure sadomaso di Adalpina, la dominatrice della Brianza.
Se il mondo non esiste, il mio lavoro non ha più senso, e allora tanto vale che vada a vendere le caldarroste qui giù all’angolo. Tuttavia, ritengo la tua visione delle cose profondamente sbagliata. Poco etica. Priva di quella joie de vivre che ancora, alla mia età, mi fa saltare sopra un cubo, in discoteca, e dimenare fino a quando non mi portano via per sospetto attacco epilettico.
Voi, voi talebani dello scetticismo, negate la possibilità della conoscenza, e questo non vi rende affatto dissimili dalla mia professoressa di matematica del liceo che, riferendosi alle mie capacità di apprendimento, negava esattamente la stessa cosa.
Se mi vedesse adesso, a rispondere in modo arguto a domande così profonde, esistenziali, sono sicuro che ritratterebbe tutto quello che mi ha detto, incluso ‘L’unica differenza tra te e un asino è che l’asino impara dall’esperienza’.
Eppure, la verità, quella con la v maiuscola e l’accento sulla a altrimenti viene fuori verita che non significa niente, può essere cercata. Deve essere cercata. Dove?
Scordati le pagine gialle, Bellezza senza certezza, roba del secolo scorso. Sto parlando di Google, il grande collettore di conoscenza che mette a disposizione di tutti quelli che hanno una connessione a internet la possibilità di scoprire se le tette di Scarlett Johansson sono vere oppure no.
Perciò, cara Bellezza senza certezza, mettiti l’anima in pace e continua a pagare la tassa sui rifiuti – certo, se l’abbassassero un po’. E se poi uno di quegli smanettoni che non esce dalla sua stanza dal 2012 dovesse scoprire un giorno che il mondo non esiste… be’, in quel caso andrei dagli ambientalisti a dir loro di smettere di fare tutto quel baccano.