Eraclito

Eraclito, vissuto tra il VI e il V secolo avanti Cristo, è uno dei più grandi pensatori presocratici.

Molti, soprattutto a casa mia, lo chiamano lo scuro per il colore della sua pelle, un rosa magento tendente al beigeolino. Numerose fonti propendono più per l’oscuro, a causa del suo pensiero, inaccessibile ai più, e alla sua calligrafia, incomprensibile a chiunque.

Nacque da famiglia aristocratica. Il padre, Erachione, forse Bautore, o Giangiuseppe, possedeva mezzo stadio di terra e mezza squadra di calcio; la madre, Erachione, Bautore o Giangiuseppe, pare facesse un’insalata greca da far invidia anche agli dèi.

Dei suoi libri ci è rimasto solo qualche frammento, probabilmente a causa del suo vizio di mangiarsi le cose che scriveva e di rimangiarsi quello che diceva.

Il filosofo è passato alla storia come l’autore del panta rhei, che non è uno shampoo per i capelli (che lo avrebbe fatto diventare decisamente più ricco), ma la concezione dell’eterno divenire della realtà. Tutto scorre, ma se fosse vissuto nella Milano degli ultimi trent’anni avrebbe cambiato il suo pensiero in Tutto corre, che ci ricorda più la filosofia esistenzialista.

Non si può discendere due volte nello stesso fiume e, soprattutto, non lo si può fare senza avere aspettato almeno tre ore dopo aver mangiato.

Solo il Logos sarebbe immutabile, anche se il frammento in questione sarebbe stato trovato a casa del suo Logospedista, il che fa sorgere qualche sospetto.

Da ricordare la contrapposizione tra svegli e dormienti. I primi sarebbero quelli che vedono la realtà per quella che è, senza i filtri delle applicazioni fotografiche; i secondi, invece, sono i genitori con due o più figli piccoli a cui rimane celato quello che fanno da svegli per il loro stato psicofisico alterato, una catatonia che li rende indistinguibili dal ficus benjamin.

Aristotele avrebbe affermato che per Eraclito l’arché, il principio di tutte le cose, incluse la pizza con l’ananas e la pasta con il pollo, sarebbe stato il fuoco.

L’affermazione non è mai stata confermata e Ubaldo Ubaldo, filosofo che studia l’identità di genere e di nome e cognome, ritiene più probabile che il vero principio ultimo per Eraclito fosse l’accendino. Tuttavia, la comunità filosofica si è divisa su questa teoria e ha richiesto un esame psichiatrico per lo studioso.